venerdì 4 maggio 2012

r o b o g e i s h a

Noboru Iguchi, lo amo sempre di più.
dopo machine girl (film per il quale ho perso totalmente la testa), il caro Noboru ha voluto fare un nuovo regalo all'umanità, o per lo meno a quelli che come me hanno il "senso dell'orrido" (come direbbe mia madre), con robogeisha. che in pratica mette insieme due cose che mi piacciono abbastanza, ovvero le giapponesine zozze, e i robot.
yoshi e kikue, due sorelle rimaste orfane, hanno un conflittuale rapporto di amore e odio. yashi, timida e "bruttina" vive nell'ombra della sorella, lavorando come sguattera nella casa d'intrattenimento dove invece kikue, grazie alla sua bellezza è diventata la geisha più popolare. mentre quest'ultima nutre un particolare disprezzo per la sorella minore, della quale sembra essere molto invidiosa...
un giorno, un cliente abituale di kikue, il bellimbusto hikaru kageno, invita le due sorelle nella sua acciaieria... ma l'invito si rivelerà una trappola, kageno costringe yoshi a battersi contro sua sorella per farla arruolare nel suo esercito di geishe killer.
una volta nell'esercito di ammaliatrici assassine, yoshi si rivela essere una combattente provetta, e finalmente ha il rispetto e l'ammirazione che ha sempre voluto, ma presto scoprirà che l'associazione malvagia per cui lavora ha scopi ancora più crudeli di quanto credesse...
anche se la trama di questo film presenta qualche discontinuità nella linea temporale e qualche falla, il film in se è divertente e originale. dal punto di vista estetico, è colorato e spettacolare, con una particolare cura per scenografie e costumi, che rimandano alla tradizione dei manga giapponesi.
nonostante si avvalga di effetti speciali computerizzati alquanto "caserecci" e poco realistici, il tutto è armonizzato dall'ironia di fondo del film, che ci accompagna per tutta la durata della pellicola con scene comiche e demenziali...
insomma un film che denota una fantasia fervida, talvolta malata ma comunque, pur sempre,  eccezionale, caratterizzata da un senso dell'umorismo piuttosto macabro...il tutto, "condito" con i toni vivaci, colorati e giocosi tipici della cultura pop giapponese.
[ t r a i l e r ]

giovedì 3 maggio 2012

i c e . c r e a m . m a n

Quando ero piccola i miei nonni avevano una casa in una abbastanza malfamata località marittima nei pressi di mortville... la suddetta casa era posizionata in una molto americana zona suburbana, con villette e circoletto di bambini esagitati... e la sera, tipo verso le 10 passava la camionetta dei gelati...premettendo che era una cosa che fino ad allora mi sembrava abbastanza surreale, dato che era una scena che avevo visto solo nei film, in ogni caso la musichetta inquietante di tale camionetta, tutto faceva tranne che farmi venire voglia di gelato..così ogni volta che passava il gelataio con la sua macabra tiritera noi ci mettevamo in circolo sul terrazzo a raccontare storie di paura ...
tutto questo per dire che qualcuno, su tale camionetta, sulla musichetta inquietante e sul gelataio ci ha fatto un film (ma anche 20mila)...Ice Cream Man - i gusti del terrore.
premettiamo anche che quando trovo dei film del genere mi entusiasmo davvero tanto, e dunque non tergiversiamo oltre e veniamo al film.
clint howard (fratello di ron), che probabilmente è uno degli attori che mi fanno più paura al mondo, (insieme a questo e a questo) è il nostro simpatico gregory: gelataio psicotico e omicida... 
siamo nel tanto amato quartiere americano, e un gruppo di ragazzini comincia a preoccuparsi vedendo scomparire ad uno ad uno i propri amichetti...quando scoprono che dietro alle misteriose sparizioni c'è il loro beniamino gelataio, non potendosi fidare degli adulti, cominciano ad investigare...








la trama, insomma è abbastanza ovvia, se non fosse che tutto il film è arricchito da scene splatter sensazionali, personaggi grotteschi e improbabili, e dalla più totale mancanza di senso.
ma forse non sono abbastanza chiara, sul non senso che regna incontrastato in tutto il film, quindi risolverò con una bella carrellata di immagini significative:
spettacoli di ventriloquia (o come si dice)
con le teste mozze dei poliziotti
l'uomo gelato (la scena migliore)
una scena inutile della moglie del reverendo
che parla con gli angeli
bambini che si nascondono nei supermercati
e nessuno li vede
scarpe imbrattate con vermi e gelato
e tanto altro ancora, mi fermo qui perchè senno vi tolgo il gusto dell'effetto sorpresa, ma sappiate che non mancheranno: dottori pazzi, bifolchi, malati mentali/zombie e donne ninfomani...
perciò buona visione!



venerdì 27 aprile 2012

s a n t a ' s . s l a y

lo so che non siamo proprio nel periodo giusto, ma se aspettavo natale rischiavo di dimenticarmi di questo capolavoro trash dell'horror...
il punto focale del film è questo: se scoprissimo che quel affabile vecchietto barbuto che ci allieta con doni e dolciumi nella notte di natale invece fosse un wrestler satanico di due metri che si diverte a portare morte e distruzione?
siamo nella "ridente" città dell'inferno, durante la vigilia di natale, il giovane nicolas, è preso in giro dai suoi concittadini per via di suo nonno, un vecchio inventore svitato che nutre un particolare odio per il natale...
mentre tutti si preparano per il lieto evento, il nonno di nicolas sembra essere particolarmente agitato, e inizia a raccontare una bizzarra storia al nipote...secondo la quale santa claus sarebbe in realtà il figlio del diavolo, costretto a comportarsi bene e portare doni e felicità alla gente per via di una scommessa persa mille anni fa contro un angelo...
ma i mille anni sono passati, e la scommessa ormai è scaduta, così il diabolico babbo natale può finalmente assolvere il suo compito originale, ovvero quello di compiere una vera carneficina ai danni degli abitanti della terra, sia che siano stati buoni o cattivi...
quello di rendere demoniaci e malvagi, personaggi che solitamente, nell'immaginario collettivo sono innocui e gentili è un tema molto caro al cinema horror, ma non prendere troppo sul serio la questione, ironizzandoci su e ridicolizzando un po il tutto, è un metodo molto intelligente ed efficace di affrontare l'argomento, un metodo tipico del filone commedia horror, un gente che apprezzo davvero molto...come ormai ho ripetuto fino all'esasperazione...
 il nostro babbo natale satanico, è un tipo molto simpatico in effetti, che si diverte a uccidere usando modi buffi e originali che prendono un po in giro le tradizioni natalizie, usando ogni volta frasi ad effetto e battutone tipiche dei film d'azione...
il film, vuole anche criticare in modo satirico la falsa bonarietà del natale, e i luoghi comuni legati a questa festa. infatti il nonno di nicolas, da tutti odiato e emarginato per la sua avversione al natale, di cui critica il lato consumistico e ipocrita, si rivela invece essere l'eroe incontrastato del film...
partendo dal presupposto che mi aspettavo qualcosa di decisamente peggiore, sono rimasta invece piacevolmente sorpresa, gli "effetti speciali" sono nettamente migliori di quelli di molti blockbuster horror che girano adesso, e c'è anche una bella sequenza in stop motion alla pingu che illustra la leggenda del babbo satanico...

[ t r a i l e r ]

note: la scena iniziale del film (che è anche una delle scene più belle secondo me), presenta un cameo di james caan e Fran Drescher(la tata), mentre il nostro malvagio babbo natale è interpretato dal wrestler Bill Goldberg.

domenica 22 aprile 2012

Masters of Horror . I m p r i n t

Imprint (in italia Sulle tracce del terrore) è l'episodio di Masters of Horror diretto da Takashi Miike, ed è il mio episodio preferito di tutta la serie.
a mio avviso è da considerare un film a tutti gli effetti, sia per la completezza della trama, che per l'accuratezza dei particolari e della fotografia...
Siamo nel giappone dell'800, christopher, un giornalista americano, si reca in una malfamata isola-bordello alla ricerca della sua amata komomo, la donna che aveva promesso di sposare tempo addietro.
ma una volta nella sventurata isola, di komomo (nel frattempo venduta come schiava in una casa di piacere) non vi è nessuna traccia.
il caso vuole, però, che christopher decida di intrattenersi, con una ragazza cupa e sfigurata al volto, che dice di essere un amica di komomo. la ragazza confessa subito all'americano che la sua amata è morta suicida..ed egli, disperato le chiede di raccontare come sono andate le cose... e così la ragazza inizia il suo triste racconto che alla fine, porterà a galla la verità sulla morte della povera komomo.
il film è ricco di immagini tremende e meravigliose allo stesso tempo, la scena clou della tortura di komomo, ad esempio, è qualcosa, di agghiacciante e cruento, ma anche poetico e raffinato...
quella di rendere eleganti le scene più feroci, è una caratteristica tipica dei film di miike, che pur facendo uso del classico splatter, lo rielabora fino a creare qualcosa di diverso e particolare... e questo suo talento è palesemente espresso in questo episodio. che magari mancherà dell'ironia diretta e a volte demenziale che caratterizza la serie, ma senza ombra di dubbio è un piccolo gioiello del cinema horror da vedere e rivedere, per coglierne gli innumerevoli particolari, e interpretazioni personali.



mercoledì 18 aprile 2012

w e l c o m e . t o . t h e . d o l l h o u s e

Welcome to the dollhouse è una commedia per alcuni lati grottesca, per altri anche drammatica, del 1995, uscita in italia con il titolo Fuga dalla scuola media.
è un film a cui sono molto legata, e che mi piace molto, uno perchè anche io (come molti) ho odiato le scuole medie, due perchè, a mio avviso, è uno dei film su l'infanzia più realistici e crudi che abbia mai visto.
Dawn Wiener è una dodicenne bruttina e sfigatella, presa di mira dai compagni di classe, trascurata dalla madre (che adora l'odiosa e più carina sorellina missy), ignorata dal padre, e disprezzata dal fratello maggiore secchioncello. L'unico desiderio di Dawn è quello di fuggire dal crudele e spietato mondo della scuola media, dov'è emarginata e continuamente sottoposta alle angherie del bullo di turno e dalle prese in giro dei compagni...
L'atmosfera di questo film, all'apparenza colorato, vivace e giocoso, è contrapposta al tema crudo e spietato dell mondo della preadolescenza, che è sereno e spensierato solo in apparenza, nascondendo una realtà invece pervasa da incubi, mostri e desiderio di evasione. così come la stessa dawn, dai vestiti vivaci e colorati, dai fiocchetti e i gioielli di plastica, è in realtà una bambina cupa e disperata che vuole ribellarsi alla sua condizione di disadattata sognando un mondo migliore alla fine della scuola media.
Come, secondo me, annuncia già lo stesso titolo, il film vuole rappresentare l'infanzia di dawn, come una casa di bambole, che vista dal di fuori, sembra un gioco bello e gioioso, ma in realtà è qualcosa di fatiscente e grottesco... visto che sto rigirando e rigirando dicendo sempre le stesse cose, concludo qui ^_^ invitandovi alla visione di questo semisconosciuto film sul terribile e oscuro mondo della scuola media..

una delle scene migliori



martedì 17 aprile 2012

p h a n t o m . o f . t h e . p a r a d i s e


ebbene, pochi minuti fa, nel cazzeggio pomeridiano, scoprii dal Morto del Mese, una pessima notizia...quella della morte dell attore william finley, celebre, almeno per me, per aver interpretato Winslow Leach, nel horror di brian de palma phantom of the paradise.

colgo la triste occasione per parlarvi di questo film...che come tutti ha una storia...
siamo nel lontano 2002, quando io, teenager sfigata, stavo attraversando il mio periodo horror, approfittando dell'uscita in edicola di quelle serie trashissime di film del genere "notte di paura" che ogni settimana proponevano un classico in cassetta con tanto di libricino illustrativo...e fu così che mi imbattei in questo film. la prima volta che lo vidi mi fece schifo...ci vollero svariate visioni per portarmi finalmente ad amare questo capolavoro del cinema horror.
phantom of the paradise, (in italia brutalmente tradotto il fantasma del palcoscenico), è la rivisitazione in chiave "glam rock "di (principalmente) due opere letterarie, ovvero il fantasma dell'opera e faust.
Winslow Leach è un talentuoso compositore, tanto bravo quanto ingenuo, verrà imbrogliato dal malvagio produttore musicale Swan, che prima lo deruba della sua opera pop "Faust", e poi lo manda addirittura in prigione a sing sing...
mentre leach sconta la sua pena, il terribile Swan sta preparando un grande evento per l'apertura del suo nuovo locale: il Paradiso. quando leach, scopre che swan vuole usare la sua opera per inaugurare il paradiso, colto da un raptus, evade da sing sing, diretto alla casa discografica di swan per distruggerla, ma sarà vittima di un terribile incidente che lo sfigurerà rendendolo un mostro.
Leach deformato, emarginato, imbrogliato e ferito, rinascerà come fantasma vendicatore "infestando" il Paradiso e rivendicando giustizia.
Nella pellicola, sono affrontati diversi temi classici, come quello del mostro che si innamora della bella,  della vendetta, dell'attaccamento alla giovinezza ecc. che nonostante siano molteplici e vari, sono amalgamati in modo uniforme e armonioso. I personaggi sono originali e ben costruiti, surreali a volte tristi, a volte terribili, a volte buffi, a volte poetici...
 La colonna sonora, curata dal compositore Paul Williams (che nel film interpreta l'antagonista Swan) è una delle cose più belle del film, ogni canzone, (almeno a mio avviso) è un piccolo capolavoro, e accompagna in modo perfetto ogni scena del film... in più in tutta la pellicola, sono presenti svariati riferimenti e citazioni, ad altre opere cinematografiche, come il gabinetto del dottor caligari, a cui si ispira la scena dello spettacolo finale degli Undeads...
insomma, vorrei cercare un modo più poetico e raffinato per illustrarvi quanto sia bello questo film, ma come sempre il modo migliore per apprezzarlo a pieno e guardarlo e giudicare con i propri occhi, quindi se ancora non lo avete visto, affrettatevi a farlo, e buona visione! 




t r a i l e r ]

lunedì 16 aprile 2012

M a s t e r s . o f . H o r r o r

Masters of horror è una serie televisiva creata da Mick Garris(regista trashissimo). gli episodi della serie sono diretti dai più famosi registi del cinema horror internazionale... ed è una serie che mi ha regalato momenti di ilarità e gioia, e che consiglio vivamente a tutti, perchè è veramente trash!
questa serie vanta tra i suoi episodi piccoli capolavori (come imprint di Miike e family di Landis ...di cui parlerò più avanti), ma anche fantastiche perle trash e demenziali che rimarranno per sempre impresse nella mia memoria...
ed è proprio di questi episodi che vorrei parlare.
primo fra tutti, Chocolate il gusto dell'ossessione, dello stesso garris. la trama già è di per se abbastanza assurda e delirante: la vita di sto personaggio improbabile con la perenne faccia da tonto, è sconvolta da strani flashback e sensazioni sensoriali di cioccolato... ossessionato da questo gusto di cacao in bocca ("sentivo il gusto del cioccolato di qualcun'altro" cit.), comincia questa indagine morbosa, per cercare di capire a chi appartengono queste visioni e quel sapore di cioccolato.
la scena migliore rimane quella dello spot della torta al cacao in televisione (con, almeno secondo me, chiari riferimenti alla cacca), scena che, ahimé, è impossibile da descrivere a parole, e purtroppo non riesco a trovarla nemmeno su youtube. [ t r a i l e r ]
un espressione che la dice lunga
poi è impossibile non citare il capolavoro: We All Scream for Ice Cream...dove, con la più totale demenzialità viene raccontata la storia del Gelataio assassino, che per vendicarsi di uno scherzo subito anni prima, avvelena i suoi clienti col gelato... anche qui, troviamo personaggi e dialoghi bellissimi e assurdi, e soprattutto un titolo geniale. [ t r a i l e r ]
bellissimo anche l'episodio il Cannibale (The Washingtonians), dove troviamo la classica famigliola felice americana che si trasferisce nella più "tranquilla" periferia, per poi ovviamente scoprire che la periferia, come sempre, è tutt'altro che tranquilla... il capofamiglia, infatti, scoprirà un segreto che potrebbe sconvolgere l'intera storia americana... ovvero che il presidente Washington, era un terribile e sanguinario cannibale divoratore di bambini, nonché creatore di una setta centenaria di antropofagi nobili assetati di sangue, che tramandandosi la simpatica abitudine di padre in figlio, sono giunti fino ai giorni nostri... bellissimo il finale dell'episodio, da oscar! [ t r a i l e r ]
una tradizione millenaria
una classe ottocentesca
questi sono alcuni tra gli episodi che mi sono rimasti più impressi... ma che siano, trash, grotteschi, di serie b, o ben fatti, geniali o brutali, gore o patinati secondo me tutti gli episodi di questa serie meritano di essere visti... quindi se ancora non lo avete fatto, e vi piace il genere, approfittatene...
concludo in bellezza con una bella foto del nostro amico mick


vai mick continua così! 


note: La serie, purtroppo è composta da due sole stagioni per un totale di 26 episodi, fra i registi troviamo:  John CarpenterLarry CohenDon CoscarelliJoe Dante,Guillermo Del ToroStuart GordonTobe HooperJohn Landis, Dario Argento... il trucco è curato da Gregory Nicotero... 
la serie è facilmente reperibile, in più in questo periodo la stanno trasmettendo su rai movie mi sembra il martedì notte!